etna

Nella foto l’ ASTRACANTHA SICULA (Astragalo dell’Etna), pianta autoctona delle zone del vulcano e della SICILIA.

Non è soltanto il vulcano attivo più alto d’Europa, è il CUORE PULSANTE DEL MEDITERRANEO vecchio di circa 500.000 anni, il sangue rosso che lo alimenta, la sua forza, la sua crescita sono la testimonianza che il nostro pianeta è vivo, si perché il “mongibeddu” o “a muntagna” racchiude in sé la forza vitale della terra alla quale dobbiamo un’intera esistenza. Il paesaggio cambia in continuazione a causa delle continue mutazioni sequenziali delle colate laviche. Alle pendici distese di agrumeti e fichi d’india, più su olivi, vigneti, mandorli, a ovest fantastici boschi di querce, castagni, noccioli e pistacchi. In sommità regna la ginestra che in primavera tinge tutto di giallo. La fauna vive indisturbata e libera. “tutto ciò che la natura ha di grande, tutto ciò che ha di piacevole, tutto ciò che ha di terribile, si può paragonare all’Etna, e l’Etna non si può paragonare a nulla”. Domenique Vivand Devon. È patrimonio naturale dell’umanità.

Un esplosione di sentimenti, e’ quello che provo ora, oggi e’ l’ultimo giorno dell’anno ma poco me ne importa, vorrei solo stare qui a scrivere ed esprimere in parole il fuoco che ho dentro .

Le emozioni si accavallano, non c’e’ limite all’amore che provo per i miei figli, vorrei che non provassero mai il dolore,  vorrei proteggerli e preservarli da tutto, ma e’ impossibile, e non c’e’ modo di contenere la rabbia che ho entro, la rabbia per i malpensanti, per chi si sfoga contro chi non reagisce per troppa educazione, per chi non sa vedere e comprendere le vite degli altri giustificando le sue mancanze.

Oggi il mio cuore e’ come l’Etna in eruzione, esorcizzo le mie paure e  chiudo la porta, domani sarà un nuovo giorno e un nuovo anno per ricominciare.

fonti: 500px, Pinterest